Memoji Review n. 5

L’espressione del volto dice tutto ed è migliore di mille parole! Con questo spirito nasce Memoji Review, la rubrica settimanale sui libri. Ogni settimana troverete quattro recensioni veloci con l’ausilio delle memoji.

I libri di questa settimana ci portano nella Manhattan di Woody Allen, sull’isola di Ventotene, nella vita dell’esilarante David Sedaris e – ahimè, per l’ultima volta – ad Holt.

Woody Allen – A proposito di niente

stellare

unnamedAvete presente il monologo iniziale di Io e Annie? Quello di Woody Allen nei panni di Alvy Singer che rimugina sulle sue “cose” con quel suo stile inconfondibile, auto-riflessivo e irresistibile? Bene. Adesso leggete A proposito di niente. Vi sfido a farlo senza ritrovarvi n testa quella voce lì, quei gesti, quello sguardo, quelle pause, quell’indugiare in concomitanza del pronome personale che lo caratterizza. Sarà impossibile!

L’ho scelto perché: adoro i suoi film e mi piace la sua comicità. Da qui la curiosità circa il suo lavoro di regista e di autore teatrale. E poi anche per dare una piccola sbirciatina alla sulla vita privata e al suo punto di vista sulle accuse infamanti che gli sono state rivolte.

Wu Ming 1 – La macchina del vento

innamorata

Lamacchinadelvento_coverVentotene è l’isola dove venivano confinate le menti brillanti del nostro paese. Ma le idee non si possono mettere sottochiave, volano libere come il vento che dà il nome all’isola. Qui, dalla chiusura e dalla repressione del regime fascista, nasce l’idea dell’Europa unita. Ed è qui che questo romanzo unisce finzione, realtà e mito classico. Qui dove il tempo scorre diversamente tra l’immobilismo forzato dei confinati e il rapido precipitare degli eventi che porta al secondo conflitto mondiale. Qui dove oltre ai grandi temi etici e politici, i nostri protagonisti si abbandonano a fantasticherie tra macchine del tempo e mitologia.

L’ho scelto perché: mi è stato prestato. Ho iniziato a leggerlo senza sapere di preciso di cosa parlasse, sapevo solo che ne sarebbe valsa la pena e così è stato.

David Sedaris – Calypso

divertente

414RvR-WlRL

«Perché incorniciare un pezzo di compensato?» ha chiesto mio padre la sera della vigilia. Fissava pensieroso l’opera che mi aveva regalato Janet a Omaha.

«È un procione senza un occhio che si guarda allo specchio» ho spiegato.

Lui si è tolto gli occhiali e si è massaggiato gli occhi. «Come no.»

Ecco, non so a voi, ma a me la tavoletta di legno che è sulla copertina di questo libro ricorda invece un suricato, a tratti anche una volpe. Probabilmente sarà che sono più disturbata dell’autore – chissà? – ma resta il fatto che David Sedaris mi fa troppo ridere e credo che in questo nuovo memoriale abbia dato il meglio di sé. Anche quando tocca argomenti più delicati e seri come l’alcolismo della madre e il suicidio della sorella. Per saperne di più cliccate qui.

L’ho scelto perché: mi è stato chiesto di recensirlo. Non conoscevo l’autore ma l’ho adorato subito tanto che ho già recuperato quasi tutti i suoi scritti.

Kent Haruf – La strada di casa

benedizione

9163s1DqAYLLa scrittura di Kent Haruf è proprio una benedizione! Questo romanzo l’ho atteso tanto e, come prevedibile, non mi ha delusa. Semmai sono molto triste perché questo è davvero l’ultimo viaggio ad Holt ed anche il più bello secondo me. In verità ogni volta che termino un romanzo di Haruf rimango estasiata e dico: “questo è il mio preferito!” ma la realtà è che sono tutti splendidi.

L’ho scelto perché: con Kent Haruf e la sua Holt è stato amore a prima vista.


2 risposte a "Memoji Review n. 5"

Lascia un commento