La vostra serie preferita è in pausa e siete in trepidante attesa della prossima stagione? Oppure è giunto il tanto atteso ma temutissimo series finale? Insomma cari “malati di serie tv” siete in totale astinenza? Bene, siete nel posto giusto! Staccate gli occhi dagli schermi e tuffatevi, alla ricerca delle atmosfere perdute, tra le pagine di un buon libro con i miei consigli letterari per amanti di serie tv.
Questo articolo è per coloro che hanno seguito con piacere la serie tv Aquarius, ne sono rimasti inesorabilmente orfani e cercano un ottimo diversivo; ma anche per chi l’ha persa e ha voglia di recuperarla (in tal caso però occhio agli SPOILERS) o semplicemente per coloro che intendono accettare un consiglio letterario.
Aquarius (2015), la serie tv della NBC, interpretata da David Duchovny (X-Files, Californication), ha chiuso i battenti dopo due stagioni nelle quali i telespettatori sono stati trasportati nelle atmosfere psichedeliche della Summer Of Love e nei brutali omicidi perpetrati dalla Family di Charles Manson. Questa serie segue le vicende del sergente Sam Hodiak della polizia di Los Angeles e del collega Brian Shafe (Grey Damon) nell’arco di tempo che va dall’estate 1967, in piena cultura hippie, al 9 agosto 1969 data dell’assassinio dell’attrice Sharon Tate. Gli eventi prendono avvio dalla scomparsa della giovane Emma Karn (Emma Dumont) e continuano tra indagini di polizia, diritti civili, scontri generazionali, guerra del Vietnam, controcultura, droghe e rivoluzione sessuale delineando il ritratto di un’epoca. La serie però non è meramente un poliziesco. All’immaginaria figura di Emma, allontanatasi volontariamente da casa, si affianca la figura di Charles Manson (Gethin Anthony) nella cui setta la giovane si rifugia. Il ranch, la Family e gli omicidi di Cielo Drive entrano dunque prepotentemente nella storia.

Il romanzo che voglio consigliarvi in questo articolo è le Le ragazze (titolo originale: The girls) della californiana Emma Cline.
Le ragazze ripercorre l’estate del ’69 attraverso gli occhi dell’ormai adulta Evie. La Evie quattordicenne rimane affascinata dalle ragazze di Russell, (personaggio che ricalca la figura di Manson) ed in particolare modo da Suzanne, nella quale possiamo riconoscere Susan Atkins (Sadie nella serie tv Aquarius). Personaggi realmente esistiti vengano descritti sotto pseudonimi ma è semplice, ad esempio, rintracciare, all’interno della narrazione, le figure di Dennis Wilson dei Beach Boys, nel personaggio del musicista Mitch Lewis, oppure Tex Watson, uno degli assassini dell’attrice Sharon Tate, nella figura del seguace Guy. Al livello spaziale l’intera vicenda viene collocata in un luogo diverso – siamo nei dintorni di Petaluma (California del nord) anziché nei pressi di Los Angeles – ma l’atmosfera che si respira è inequivocabilmente la stessa.
Ciò che rende il romanzo della Cline degno di nota non riguarda tanto l’intreccio, sebbene la scrittrice abbia saputo ben dosare la realtà di eventi noti e la finzione, quanto il linguaggio e l’introspezione. La giovane età della Cline (classe 1989) non le ha impedito di scandagliare l’animo umano con profonda maturità. Anche il linguaggio non risulta mai banale ed anzi è impreziosito da similitudini e metafore di qualità, come sottolinea Christian Raimo in questo articolo.
Il personaggio di Emma in Aquarius, come anche quello di Evie in Le ragazze è strutturato immaginando una delle tante probabili giovani che hanno seguito l’onda gravitazionale di Manson e sono rimaste intrappolate nella sua orbita.
Emma come Evie ha un’esistenza ordinaria in una famiglia più che benestante; il suo è il classico ritratto della ragazza ribelle e insofferente. Le cose non vanno e la voglia di evadere accomuna le due giovani. Il disagio di Emma che consuma la cena di una famiglia ormai allo sfascio è il disagio di Evie a cena con la madre ed il nuovo fidanzato Frank: “Mangiammo un pasticcio al forno senza parlare, in sala da pranzo, e io scansai i pezzetti di tofu e li accatastai sul piatto. Vidi che mia madre decideva di non dire nulla. […] Era concentrata su Frank, in attesa di ricevere qualunque cosa lui volesse darle. Strinsi forte i pugni sotto il tavolo”.
L’incontro con Suzanne le cambia la vita. La necessità di avere qualcuno che la apprezzi e che la faccia sentire importante è la molla che la spinge a diventarne totalmente assoggettata. L’influenza che Suzanne esercita su Evie è forse più forte di quella esercitata dallo stesso Russell. E’ per compiacere lei che Evie ruba soldi alla famiglia ed è per non deluderla che si concede a Mitch. E’ a lei che “offre” la casa dei vicini in uno degli episodi narrati, a distanza di anni, dalla protagonista. Intrufolarsi, ficcanasare e rubare nelle case dei ricchi è un’attività che troviamo curiosamente anche in Aquarius con modalità simili. Entrambe le ragazze vengono beccate e, in entrambi i casi, Sadie/Suzanne gioca un ruolo chiave.
Fin dall’inizio del romanzo Evie afferma di non aver preso parte agli omicidi e che non saprà mai quale sarebbe stata la sua reazione se si fosse trovata nella villa quella notte. Il dubbio, che la assale in tutta la narrazione, è capire il motivo della sua innocenza. Se davvero si possa definire innocente perché non in grado di uccidere o solo perché Suzanne (o il caso) ha scelto per lei. E’ lecito ipotizzare che questo interrogativo possa riguardare tutte le giovani che sono transitate nella Family in quegli anni. Per Emma ad esempio gli sceneggiatori di Aquarius hanno scelto un destino diverso – diametralmente opposto – da quello di Evie alla quale “è toccata la storia smorta del testimone impotente, in fuga senza aver commesso un crimine, un po’ con la speranza e un po’ con il terrore che nessuno mi venisse mai più a cercare”.
A questo punto non mi resta che augurarvi “buona lettura”.