Quest’anno ricorre il decennale del series finale de I Soprano (The Sopranos) una delle serie tv che ho amato di più e della quale sento indubbiamente la mancanza. Sei indimenticabili stagioni in compagnia di Tony Soprano, i suoi attacchi di panico, la sua “famigghia”, il New Jersey.
In questi dieci lunghi anni ci siamo emozionati, abbiamo riso, abbiamo pianto. David Chase, il papà della serie, ha saputo dosare il giusto livello di drama e comedy e restituire allo spettatore un universo crudo, spietato, a tutti gli effetti malvagio ma al contempo familiare. Personalmente apprezzo le opere in cui lo spettatore è naturalmente accompagnato dall’autore ad identificarsi – o comunque parteggiare – per il personaggio negativo. Quando il prodotto è ottimo, come in questo caso, il risultato non è diseducativo o deviante. Il destinatario dell’opera, al contrario, è in un continuo disagio nei confronti dei propri sentimenti e verso le proprie volontà. Secondo me questo è uno degli elementi più interessanti de I Soprano.
La serie però nel corso delle sei splendide stagioni è stata più volte criticata. Le discussioni più accese hanno sempre riguardato gli stereotipi nei confronti della comunità italo-americana. Questo tipo di polemiche per me sono solo polemiche sterili che lasciano il tempo che trovano in quanto credo che la famiglia Soprano è piaciuta soprattutto per la marcata connotazione italo-americana dei suoi componenti, il legame con la malavita organizzata e soprattutto i continui riferimenti ed omaggi al cinema gangster da Quei bravi ragazzi a Il padrino.
Ma basta divagare altrimenti potrei continuare per ore. E se invece decidessimo di entrare in questo universo e toccarlo con mano?
Se siete in vacanza a New York e siete appassionati di questa serie non potete perdere l’occasione di fare un salto nel New Jersey e ripercorrere le orme di Tony Soprano. Ho avuto l’opportunità di visitare New York nel luglio 2012 e ho approfittato di questo viaggio per fare questa gita fuori porta. Non avendo noleggiato l’auto – New York si gira benissimo con i mezzi pubblici o con gli innumerevoli yellow cab – mi sono affidata ad un tour organizzato (circa 4 ore). Partenza non lontano da Time Square e guida molto preparata al seguito (ha arricchito la visita con diversi aneddoti dal set). Se invece siete in auto potrete tranquillamente intraprendere questo tipo di tour autonomamente. Per cominciare vi basterà partire dal percorso che Tony fa nella sigla. Attraversate perciò il Lincoln Tunnel e non dimenticate di far partire Woke up this morning ad alto volume sui vostri dispositivi elettronici. Vi accorgerete immediatamente che la geografia delle serie tv è spesso ben diversa da quella della realtà infatti non potrete ripercorrere realmente l’itinerario di Tony. Sicuramente non vedrete in alcun modo la Statua della Libertà che è molto lontana rispetto a come appare negli opening credits della serie.
Una volta attraversato il Lincoln Tunnel davanti a voi troverete la barriera autostradale che si intravede all’inizio della sigla e lo skyline mozzafiato di Manhattan che vi lascerete alle spalle.
Il vantaggio del tour organizzato a mio avviso è quello di restare comodamente seduti a godersi il paesaggio. In effetti uscire da New York non è affatto semplice: ci sono tantissime sopraelevate, grandi autostrade e tanto traffico. Il rischio è che per concentrarsi sulla strada da percorre non si possa godere a pieno del momento. Se decidete comunque di intraprendere il giro in auto in modo individuale vi consiglio questo sito per creare il vostro tour personalizzato: qui troverete tutte le locations puntata per puntata con mappe ed indirizzi.


L’Interstate 95 – nella sigla sono ben visibili i cartelli autostradali che indicano il N.J. Turnpike – vi porterà nel cuore della serie, tra Newark e Jersey City. Da qui potrete scorgere il Pulaski Skyway – imponente strada sopraelevata in ferro, tra le più antiche opere ingegneristiche degli Stati Uniti – che fa da sfondo a molte scene della serie e che è percorsa da Tony durante la sigla. Inoltre un’altra location molto sfruttata nella serie e che incontrerete sulla strada è la zona paludosa delle Meadowlands.
Se decidete, come ho fatto io, di intraprendere il viaggio con il tour organizzato, il pullman vi porterà sotto il Pulaski Skyway dove potrete ammirare un’altra location presente nella sigla ovvero la statua del negozio Wilson’s carpet & Furniture ed anche il New Skyway Diner cioè il luogo in cui sparano a Christopher nell’episodio Full leather jacket (S02E08).
Il tour proseguirà ad Harrison dove Anthony ed i suoi amici acquistano una pizza da La Pizza prima di vandalizzare la piscina della scuola nell’episodio The telltale moozadell (S03E09). Qui vedrete anche gli esterni della scuola di Anthony: la Washington middle school. Anche il negozio di carrozzeria di Pussy Bonpensiero è ad Harrison (il Cleveland auto body). In prossimità dell’officina non dimenticate di dare un’occhiata al Bridge street bridge che collega Harrison a Newark e fa da sfondo all’omonimo episodio della seconda stagione.
Oltrepassato il ponte vi troverete al centro di Newark nel Washington Park. Qui guardandovi intorno tutto vi sembrerà molto familiare. Vi tornerà subito alla mente, osservando la statua di Cristoforo Colombo, il pestaggio ai danni dei nativi americani da parte del clan DiMeo nell’episodio Christopher (S04E03). Uno dei palazzi che si affaccia su Washington Park attirerà la vostra attenzione: è il tribunale da cui Tony esce “pulito” nel celebre episodio Funhouse (il season finale della seconda stagione che costerà la vita a Big Pussy). Non lontano dal parco inoltre c’è l’imponente Cattedrale del Sacro Cuore, la maestosa chiesa che si scorge nella sigla.
Lasciata Newark il tour vi porterà a Kearny da Satriale’s ma non pensate di fermarvi per fare uno spuntino con carne di dubbia provenienza. La macelleria non esiste. Al suo posto in realtà non troverete nessun negozio bensì solo un parcheggio.
Dopo aver superato il famoso Pizza Land farete una una breve incursione nella cittadina di Belleville dove c’è l’impresa di pompe funebri più celebre della storia delle serie tv dopo la Fisher and sons: la Cozzarelli memorial home.
Per lo spuntino dovrete attendere la sosta da Holsten’s. Qui infatti verrete accolti sulle note di Don’t stop beliving dei Journey e potrete gustare “i migliori onion rings del Jersey per quanto mi riguarda” (cit. Tony Soprano) seduti al celebre tavolo del series finale. Mi raccomando se decidete di raggiungere autonomamente il locale con la vostra auto accertatevi di non avere problemi con il parcheggio.
Il tour termina a Lodi con una visita allo strip club Satin Dolls più conosciuto come Bada Bing. Questo club ha ospitato sia le riprese interne che quelle esterne della serie. All’interno non potrete scattare fotografie ma potrete sostare al bancone ed assistere alle acrobazie delle ballerine di pole dance magari con una birra ghiacciata in mano.
L’unica nota dolente del tour organizzato è che, per lo meno nel mio caso, l’itinerario non prevede un passaggio davanti agli esterni della casa dei Soprano. Se siete interessati la casa che ha prestato la facciata alla serie è al 14 di Aspen Dr a Caldwell. E’ una proprietà privata per cui vi ricordo che sostare, scavalcare ed avere un comportamento inadeguato non sono consentiti.
Tornati a Manhattan non dimenticate di fare un salto all’HBO store, a due passi da Time Square (all’angolo tra la 42esima strada e la 6 Avenue). Qui potrete acquistare qualche gadget ispirati alle vostre serie preferite prodotte da questa emittente.
Cliccando qui troverete la mappa con gli indirizzi dei luoghi visitati nel tour.