Un fondo di verità e un pizzico di follia visionaria accomunano serie televisive in cui imperversano pandemie mondiali, apocalissi zombie e virus letali. Diamo uno sguardo ai titoli più significativi alla luce dell’emergenza Covid-19.
L’emergenza Covid-19 ci insegna a stare a casa, a riscoprire gli affetti, a esprimere la nostra creatività, a essere solidali e però fa paura. Ci fa riscoprire il timore dell’ignoto, di un nemico invisibile che ci unisce in un unico abbraccio virtuale e che però ci divide tutti. Ci fa capire che la realtà supera di gran lunga la fantasia, che ciò che avremmo solo immaginato sugli schermi di un film o di una serie TV può tristemente diventare reale.
Le grandi epidemie del passato così lontane, così impensabili ai giorni nostri, hanno lasciato quell’impronta indelebile, quell’interrogativo “e se dovesse accadere di nuovo?”, che gli sceneggiatori e i registi hanno interpretato nei modi più disparati. C’è così quel fondo di verità unito a quel quel pizzico di follia visionaria che però fa dire ai telespettatori: “ma figurati se…”. Eppure oggi tutto sembra un po’ più plausibile. A guardarle oggi quelle strade vuote e spettrali di The walking dead vengono i brividi.
In questo genere di narrativa televisiva, tralasciando il gusto innato per la catastrofe, ciò che dal mio punto di vista affascina maggiormente è come i protagonisti reagiscono alle prove che li attendono. In particolare come la società affronta queste catastrofi, mettendo in piedi una sorta di a breve new world, un nuovo modello di società che risorge dalle ceneri. Gli americani, si sa, sono maestri di questa narrativa e vedere, negli ultimi giorni, le lunghe file presso i negozi di armi, inquieta e non poco. Di nuovo la realtà che supera la fantasia dunque.
In questo articolo vi vorrei fornire una piccola selezione di serie TV che hanno come comune denominatore non tanto il tema della pandemia bensì gli effetti sulla società di situazioni che stravolgono completamente il mondo così come lo conosciamo. Che si tratti di una pandemia causata da un misterioso virus letale o di un disastro nucleare o “semplicemente” di un’apocalisse zombie, i protagonisti di queste serie tv lottano per sopravvivere, creando nuovi modelli di società e adattandosi alle nuove realtà. Alla legge del più forte si oppone il senso di giustizia in una lotta continua tra bene e male, tra umanità e barbarie.
Iniziamo con la serie tv apocalittica per eccellenza, The walking dead e il suo spin-off Fear the walking dead. La serie madre segue le vicende del vice-sceriffo Rick Grimes, il quale dopo una sparatoria, si risveglia in un ospedale invaso dai morti viventi. Durante la sua degenza, non si sa per mano di ‘chi’, ‘come’ e ‘perché’, il mondo è inesorabilmente cambiato, affetto da una spaventosa apocalisse zombie. A differenza di Fear the walking dead, ambientato in California, in The walking dead non vediamo il momento in cui la situazione precipita e dalla vita di tutti i giorni si passa
all’emergenza, che a mio avviso, invece, risulta la parte più interessante dello spin-off. La sopravvivenza dei protagonisti passa per prove terribili che mettono a dura prova i fragili equilibri dei superstiti. Nel corso delle stagioni li vedremo mettere in piedi fragili tentativi di civiltà prontamente distrutti dal cattivo di turno. In fin dei conti però i ‘come’ e i ‘perché’ dell’epidemia non interessano neanche più. Ciò che lo spettatore vuole è veder sopravvivere i suoi beniamini.
The walking dead è alla decima stagione ed è di pochi giorni fa la notizia che a causa del covid-19 il finale di stagione, previsto per il 12 aprile, verrà mandato in onda a data da destinarsi. Si passa così da un’epidemia immaginaria ad una reale. Ma non bisogna andare oltreoceano per trovare un caso analogo. Basta guardare al mondo televisivo nostrano e alle riprese di Anna, la nuova serie tv, tratta dal libro omonimo, del 2015, di Niccolò Ammaniti e prevista per quest’anno, inesorabilmente interrotte a causa del covid-19. La trama, ha un che di profetico. Nel 2020 una terribile epidemia uccide tutti gli adulti. È di nuovo il caso di dirlo a gran voce: la realtà supera la fantasia.
Jericho è una serie tv andata in onda dal 2006 al 2008. Non si tratta di una serie basata su un’epidemia bensì su diverse esplosioni nucleari che distruggono 23 città degli Stati Uniti. Tra pioggia acida, una nazione allo sbando e le difficoltà di tutti i giorni, seguiamo le vicende di Jericho, una piccola cittadina del Kansas, in cui la civiltà, nonostante tutto, deve andare avanti. Purtroppo questa serie, non priva di potenziale, è stata cancellata dopo due stagioni ma merita comunque di essere recuperata.
Immaginate se di punto in bianco il mondo piombasse in un’oscurità forzata dalla mancanza di elettricità e qualsiasi dispositivo ad essa collegata smettesse di funzionare. Questo è lo scenario pensato dai creatori di Revolution. La serie, andata in onda dal 2012 al 2014 e cancellata dopo due stagioni, mostra questa nuova realtà a quindici anni dallo switch off e segue le vicende della giovane Charlie Matheson e dello zio Miles, braccati dalla milizia che governa il paese.
Containment, tra tutte le serie qui proposte, è quella diciamo più aderente alla realtà che stiamo vivendo. La città di Atlanta è sconvolta da un’epidemia misteriosa e un’area della città viene decretata zona rossa e messa in quarantena. La situazione ben presto precipita e le quattromila persone bloccate nella zona di contenimento lottano per la sopravvivenza. La serie è costituita da un’unica stagione di 13 episodi ed è andata in onda su Premium Action (Mediaset Premium) dal 15 settembre al 20 ottobre 2016.
Un’altra serie di cui voglio parlarvi è The society, distribuita da Netflix e rinnovata per una seconda stagione che uscirà a breve. È interessante perché riguarda proprio la creazione di una nuova società, fatta di nuove regole, in un contesto di emergenza e con l’aggravante, in questo caso, di lasciare tutte le decisioni ad un gruppo di adolescenti. West Ham, Connecticut: un gruppo di giovani torna a casa dopo una breve e gita ma la città è deserta, i genitori sono scomparsi, non si può entrare, uscire e avere contatti con l’esterno. Essi dovranno imparare a cavarsela da soli prima che arrivi l’inverno e che tutte le scorte di cibo finiscano. La parola d’ordine è sopravvivere senza lasciarsi sopraffare dalle avversità.
In ultimo vorrei proporvi un’altra serie targata Netflix, Between, che pure segue le vicende di un gruppo di adolescenti alle prese questa volta con una vera e propria epidemia. Un virus misterioso uccide tutti coloro che hanno superato la soglia dei 22 anni. La città di Pretty Lake viene immediatamente isolata dal resto della civiltà e i giovani vengono lasciati a loro stessi. La serie canadese conta due stagioni ed esplora diverse tematiche interessanti.
Questa piccola selezione per intrattenersi durante la quarantena, restando come si suol dire “sul pezzo”, vi terrà incollati allo schermo. Non dimenticate di affacciarvi di tanto in tanto alla finestra però! Scoprirete così che mentre siete lì ad ingannare il tempo sul vostro divano, là fuori la natura esplode in tutta la sua bellezza, evidentemente a ricordare che dopo l’inverno – anche il più rigido e difficile – tornerà sempre la primavera.