L’espressione del volto dice tutto ed è migliore di mille parole! Con questo spirito nasce Memoji Review, la rubrica settimanale sui libri. Ogni settimana troverete quattro recensioni veloci con l’ausilio delle memoji.
John Grisham – Il caso Fitzgerald

Prima esperienza con John Grisham. Arrivo a questo libro un po’ per caso. Il 3 giugno è uscito in libreria L’ultima storia dell’autore americano, su un uragano e una morte misteriosa. Il romanzo è ambientato su Camino Island ed è praticamente il seguito de Il caso Fitzgerald solo che i titoli in italiano traggono in inganno. I titoli in inglese, Camino Island il primo e Camino Winds il secondo, infatti, non lasciano spazio a dubbi. Dato che la storia mi intriga e che a breve dovrò recensirlo per Sul Romanzo, decido di recuperare il libro precedente, Il caso Fitzgerald appunto. Che dire? Non male! Libri rari, manoscritti rubati, una storia scorrevole e accattivante, ambientata in un luogo – un’isola della Florida – meraviglioso. Torna la voglia di riprendere in mano i romanzi di Fitzgerald e – ad averne la possibilità! – di collezionare prime edizioni.
L’ho scelto perché: storia accattivante e bella ambientazione .
Amy Tan – Il circolo della fortuna e della felicità 

Ho letto questo bellissimo romanzo qualche anno fa. Riposto su una mensola della libreria e in qualche cassetto della memoria, torna oggi alla mente con un ricordo vivissimo poiché è uno dei libri preferiti della protagonista de Il caso Fitzgerald. Ottima scelta Mercer! Il circolo della fortuna e della felicità è l’incontro tra due generazioni e due culture – quella cinese e quella americana – nella Chinatown di San Francisco, dove quattro donne immigrate giocano a mah-jong e mangiano dim-sum mentre narrano le storie del loro passato alle nuove generazioni. Da leggere assolutamente!
L’ho scelto perché: è l’incontro-scontro tra due generazioni e due diverse culture
Ingo Schulze – Semplici storie

Vi ricordate il film Goodbye Lenin? Se non l’avete visto recuperatelo perché è davvero un ottimo film. Vi farà conoscere un mondo che non c’è più: la DDR. La Germania dell’Est, venuta via sotto le macerie del Muro di Berlino, è ancora viva a casa Kerner, dove il figlio Alex tenta di preservare la madre, appena uscita dal coma, dalla grande novità che ha stravolto una nazione e il mondo intero. Tra i film che narrano il dopo, ricordo anche il divertente Quella Trabant venuta dall’est in cui una famiglia della Germania dell’Est intraprende un viaggio in occidente, all’indomani della caduta del Muro, su una Trabant sgangherata. E poi c’è anche Semplici storie. Ho scelto questo libro – ventinove racconti di semplici storie, appunto, di vita quotidiana – con la speranza di leggere qualcosa che mi appassionasse tanto quanto Goodbye Lenin o il libro C’era una volta la DDR di Anne Funder. E invece no! L’ho trovato profondamente noioso. Forse non sono stata in grado di apprezzarlo. Far comprendere il disagio di un popolo alle prese con una vita quotidiana completamente nuova – c’è un termine per questo: ostalgie – probabilmente è l’intento dello scrittore ma a prevalere per me è il disagio di non riuscire a tenere gli occhi aperti.
L’ho scelto peché: ero alla ricerca di un libro sul dopo DDR.
Paul Auster – 4321

Semplicemente una bomba! Bello, appassionante, scervellante. Paul Auster scrive quattro possibili realtà di una stessa storia e lo fa con lo stile che caratterizza i suoi romanzi. Se volete saperne di più qui troverete la mia recensione completa.
L’ho scelto perché: con Paul Auster si va sempre sul sicuro.