Memoji Review n. 7

L’espressione del volto dice tutto ed è migliore di mille parole! Con questo spirito nasce Memoji Review, la rubrica settimanale sui libri. Ogni settimana troverete quattro recensioni veloci con l’ausilio delle memoji.

I libri di questa settimana ci portano tra le innumerevoli vite di Ursula Todd, nella campagna inglese dello Shropshire, nella Napoli di Elena Ferrante e in una high school californiana in cui succedono cose molto brutte.

Un Memoji Review tutto al femminile!

Amy Mclellan – Il volto dell’assassino

ok-1

image_largeHo recensito questo libro per Sul Romanzo qualche tempo fa e l’ho trovato molto accattivante. La protagonista Sarah è affetta da prosopagnosia, un disturbo che non le permette di riconoscere i volti. E se l’unica testimone oculare di un delitto è proprio colei che non è in grado di identificare l’assassino, le cose si mettono assai male. Secondo me l’autrice è bravissima a centellinare le informazioni e a far in modo che la protagonista proceda a tentoni a tal punto da farla dubitare di se stessa e delle poche certezze che ha. Il disturbo neurologico di Sarah diventa il nostro disturbo, la sua ansia il nostro disagio. Il «di chi ti puoi fidare quando ti sembrano tutti sconosciuti?» che campeggia sulla copertina diventa il nostro mantra nonché la nostra ossessione. Siamo tutti affetti da prosopagnosia mentre annaspiamo tra incubo, verità e colpi di scena da mozzare il fiato.

Kate Atkinson – Vita dopo vita

occhi al cielo

41FxCv4h1cLHo scelto di leggere questo romanzo perché è citato ne Il volto dell’assassino e mi sono incuriosita. L’idea, una sorta di Sliding doors per cui ogni gesto, ogni scelta, cambia il destino della protagonista tanto da portarla a vivere numerose vite, di per sé è affascinante ma a lungo andare stanca. Dopo l’ennesimo 11 febbraio 1910, in cui Ursula Todd nasce e muore in circostanze sempre nuove, diciamo che mi è venuto un po’ da alzare gli occhi al cielo. Nel complesso però la lettura non dispiace. Le diverse soluzioni adottate durante i bombardamenti di Londra nella Seconda Guerra Mondiale sono interessanti, come anche altri punti di svolta che creano un’Ursula sempre nuova. Ecco questo credo sia il punto di forza di questo romanzo, il saper delineare il profilo di una donna sempre in linea con gli eventi e con le esperienze della vita che inevitabilmente forgiano il carattere.

Elena Ferrante – La vita bugiarda degli adulti

pensieroso

elena-ferrante-la-vita-bugiarda-degli-adulti-narrativa-le-frasi-piu-belle-dei-libri-654x1024Ennesimo successo di Elena Ferrante destinato a diventare una serie tv internazionale. È questa la motivazione che mi ha spinta a leggere questo romanzo perciò sì, mi sono avvicinata alla lettura un po’ scettica. Premetto che L’amica geniale mi è piaciuto e ho letteralmente divorato i quattro volumi. Qui però sono andata un po’ prevenuta.

Dato che la scrittura dell’autrice è inconfondibile, benché a quanto pare nella serie la voce narrante sarà quella di Emma Marrone, io leggevo e nel frattempo mi succedeva una cosa curiosa. Sarà che l’io narrante, come nell’Amica geniale, coincide con la protagonista che racconta la sua storia, sarà che lo stile è quello, sarà che siamo sempre a Napoli e la dicotomia è sempre tra poco istruiti e letterari, comunque mi sono ritrovata, mio malgrado, ad ascoltare un audiolibro con la voce di Alba Rohrwacher, ossia la voce narrante di Lenù, nella serie tv. Assurdo! Comunque, a parte questo strano fenomeno, il mio sentimento resta quello dell’inizio: scetticismo. Per via di un finale troppo affrettato o che comunque risulta un po’ incompleto. Non avevo grandi aspettative e purtroppo non sono riuscita a ricredermi.

Chiara Zaccardi – I peggiori

superstupore

51--7FAVsPL._SX350_BO1,204,203,200_Il mio volto stupefatto ha una connotazione più che positiva! Il fatto è che davvero per tutta la lettura sono stata così. Per non parlare poi dei colpi di scena! Anzi non parliamone proprio, andatevelo a leggere questo romanzo horror, non voglio spoilerare nulla! Vi dico solo che la narrazione è dura e cruda e che i protagonisti sono i peggiori della scuola, gli sbandati, personalità borderline  da punire ma ciò che il destino riserva loro fa gridare: “vi prego abbiate pietà!”.

Sette adolescenti di un liceo californiani devono  scontare l’after school detention ovvero la famosa ora di punizione che siamo abituati a vedere in tanti film e serie tv americane da The breakfast club a Dawson’s creek ma la punizione diventa un incubo. Legati in uno scantinato, seviziati e torturati sia psicologicamente che fisicamente i giovani protagonisti fanno esperienza di ciò che si può considerare Male assoluto. E il lettore con loro perché l’autrice non tralascia alcun particolare anzi ha la capacità di delineare i caratteri facendo vivere al lettore ciò che i protagonisti provano e  sentono. Come nella tradizione dei migliori romanzi horror infatti ho percepito l’odore del sangue e della paura! Con Chiara Zaccardi è così. La sua scrittura è capace di rendere concrete le astrazioni e trasparenti i personaggi. Leggete anche Il mio tutto, il suo nuovo romanzo, ne resterete piacevolmente colpiti!

 


Lascia un commento