L’espressione del volto dice tutto ed è migliore di mille parole! Con questo spirito nasce Memoji Review, la rubrica settimanale sui libri. Oggi non troverete le solite quattro recensioni veloci con l’ausilio delle memoji bensì un numero speciale tutto dedicato a Boomerang, il romanzo di Lilia Bicec edito da Another Coffee Stories.
Vi propongo un Memoji Review speciale dedicato a Boomerang il romanzo della scrittrice moldava Lilia Bicec che ho letto in anteprima grazie alla casa editrice Another Coffee Stories.
Il romanzo – disponibile dal 20 febbraio sia in formato cartaceo che in ebook – ci porta tra la Moldavia e l’Italia attraverso gli occhi della piccola Elena. Narrato in forma di diario, racconta l’infanzia rubata e il difficile percorso ad ostacoli verso la vita adulta affrontato dalla protagonista. Elena ad appena dieci anni viene “abbandonata” dalla madre la quale è costretta dalla povertà in cui versa la famiglia a partire per l’Italia in cerca di un futuro migliore. Il tempo passa inesorabile e colei che è “mamma” diventa semplicemente “Lei”, un’entità astratta, una donna che Elena non rivedrà più per almeno tre anni e che sentirà sempre più distante. Elena rimane così bloccata nel piccolo borgo moldavo con il fratello Nico, di poco più grande, e l’ «orco spietato», un padre violento e schiavo dell’alcool. Da questo momento in poi la vita della piccola protagonista cambia miseramente e sprofonda in un incubo senza fine. Da questo momento in poi le toccherà fare i conti con le ferite del corpo e della mente, seguite all’abbandono e all’infanzia negata, per tutta la vita. Il rifugio nella scrittura, sul malandato diario d’infanzia, è l’unica possibilità per tenere a bada i demoni:
Da quando mi ritiro nella mia stanza e scrivo tutto quello che mi agita, sento di essere diventata più saggia e calma. In questo diario ci sono tutti i segreti più profondi del mio cuore: per questo lo nascondo, a volte sotto il cuscino, a volte sotto il letto o nel cassetto del comodino. Al mio diario posso dire tutto, come se parlassi con la nonna o con mamma, e non ho paura che mi prenda in giro, spifferi tutto alle mie amiche o mi volti le spalle. Lui mi comprende meglio di chiunque altro, mi ascolta e, quando smetto di scrivere, mi aspetta fedele fino alla volta successiva. Vero, caro diario?
La seconda parte del romanzo narra l’arrivo in Italia – una terra straniera, una lingua diversa, un nuovo inizio non privo di sofferenze – i difficili rapporti con la madre – da recuperare e ricostruire – lo scoglio dell’adolescenza – errori, disagi, ribellione – narra un nuovo capitolo della vita di Elena. È il momento del riscatto e di una nuova serenità ritrovata:
Ely, svegliati e non farne una tragedia. Dov’è il tuo coraggio? Dov’è la bambina che ha imparato a cavarsela da sola affrontando qualsiasi ostacolo? Non sei forse tu quella a cui la vita ha insegnato che non si deve mai smettere di lottare? Che ne hai fatto della tua forza, della perseveranza, delle aspirazioni, dei sogni e perfino del tuo desiderio di vendetta? Hai dimenticato tutto? Ely, cambia direzione e smetti di fare la vittima. È tempo di prendere il passato e accantonarlo per sempre!
Boomerang è una storia emotivamente coinvolgente. Tocca argomenti duri che sono veri e propri pugni allo stomaco dei lettori, sferzati attraverso la viva voce della protagonista nata dalla penna di Lilia Bicec. L’autrice fa ricorso ad un registro linguistico intimo, tipico del diario, nel quale riversare fragilità, paure, gioie e dolori. Senza filtri seppur con la supervisione della scrittura bella e intensa dell’autrice. La Bicec adotta una scrittura che muta sapientemente nel passaggio da un’età all’altra della giovane Elena. È una scrittura che matura con il maturare della protagonista. Nel corso della lettura si soffre, si gioisce e si cresce insieme a lei, in un escalation di emozioni che ci sopraffanno.
Se siete alla ricerca di un romanzo intenso che vi faccia piangere, gioire, commuovere e scuotere nel profondo ve lo consiglio senza ombra di dubbio.